LA NUOVA CENTRALE DI CERCOLA: OPERE CIVILI

La nuova centrale di rilancio, a pianta rettangolare delle dimensioni 25.00 x 10.40 m, può favorevolmente ubicarsi nella zona ad est dell’area di pertinenza del nodo della centrale di Cercola esistente, con un lato coincidente col muro perimetrale dell’area, a tergo della cameretta interrata esistente di sezionamento delle n.2 condotte DN 900 dell’Acquedotto Campano; l’una proveniente dal serbatoio di San Clemente, l’altra dal nodo di S.Maria la Foce (schema Sarno). La scrivente, in fase di progettazione, ha previsto, per la realizzazione della suddetta opera, la demolizione, del muro perimetrale ad est dell’area di pertinenza del nodo della centrale di Cercale e l’esecuzione di una paratia perimetrale di pali ø 500/600 mm. Tale paratia ha assolto sia alla funzione provvisionale di sostegno delle pareti di scavo, da eseguire per la realizzazione della sezione entro terra del manufatto, ma anche a quella definitiva di contenimento della sezione interrata del manufatto nonchè di fondazione per la struttura in elevazione, prevista in profilati di acciaio.

La centrale è stata progettata in due vani: la camera di manovra, interrata, in cui sono alloggiate le elettropompe che ricevono la risorsa addotta dalla condotta DN 1000/900 proveniente dal sistema ACO, e la sezione fuori terra.
Per quest’ultima è stata definita una struttura in elevazione in carpenteria metallica, con tamponature esterne e di copertura in pannelli sandwich in lamiera grecata. Questa tipologia di costruzione si ritiene più idonea per la maggiore snellezza della struttura metallica a fronte di una, certamente, più massiccia struttura in calcestruzzo armato. Inoltre è risultata, a paragone, di più gradevole inserimento ambientale in quanto meno impattante, oltreché di maggiore rapidità costruttiva.

La struttura metallica è stata prevista con pilastri in profilati HEB 280, capriate di sostegno in profilati ad “L” accoppiati, copertura a falda unica declive verso l’area di pertinenza della centrale, per escludere ogni possibilità di stillicidio verso l’esterno dell’area, profilati UPN semplici o accoppiati per le crociere longitudinali di collegamento superiore delle capriate e di sostegno dei pannelli di copertura, controventi verticali e di falda in profilati UPN accoppiati, di contrasto all’azione dei carichi orizzontali (vento, sisma).

Per le tompagnature in parete di contenimento esterno e di copertura del manufatto sono stati adottati, come detto, pannelli sandwich in lamiera grecata contenenti lana minerale, accoppiati con strato, parimenti, in lana minerale di intercapedine, per realizzare uno schermo fonoassorbente continuo, che consenta un significativo abbattimento, dell’ordine del 50 %, delle emissioni rumorose dei gruppi di pompaggio. In copertura, è stato previsto l’impiego, per settori, di pannelli translucidi in policarbonato alveolare, per l’illuminazione naturale della centrale e di resistenza meccanica idonea a sostenere i carichi accidentali in copertura.

Per quanto attiene alla sistemazione dell’area esterna della centrale è stato previsto l’ampliamento dei piazzali di servizio esistenti per consentire l’accesso degli automezzi di servizio alla nuova centrale di rilancio. Tutte le proposte progettuali possono essere ammirate nei Rendering riportati.

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