DESCRIZIONE INTERVENTI

L’esecuzione di messa in sicurezza e bonifica della falda dell’area “ex Yard Belleli” si inserisce negli interventi di attuazione del PRP del Porto di Taranto come propedeutica alla realizzazione della cassa di colmata di ampliamento del c.d. “Ampliamento del V Sporgente”. L’intervento progettato ha come scopo principale quello di evitare che le acque di falda si riversino in mare dopo essersi “arricchite” delle sostanze contaminanti presenti nei suoli della colmata; l’obiettivo è raggiunto, in estrema sintesi, con la cinturazione fisica dell’area, la captazione delle acque di falda ed il loro trattamento mediante apposito impianto di depurazione (TAF) prima dello scarico in mare. In dettaglio, gli interventi oggetto del Progetto Esecutivo, prevedono la realizzazione delle opere di seguito riassunte:

  • marginamento dell’area mediante l’esecuzione di un diaframma impermeabile con “tecnologia composita PSP”, realizzato con palancole metalliche tipo AZ 14-770 o Hoesch 1707, con giunto impermeabile (con K ≤ 1 x 10-9 m/s tipo Wadit o similare) vibroinfisse nel terreno, previa realizzazione di prefori di alleggerimento. Il diaframma inferiormente si intesta nella formazione delle argille sottostanti, in grado di garantire con continuità un sistema di marginamento necessario per intercettare le acque di falda che, naturalmente, defluiscono a mare; la barriera fisica è posizionata lungo tutto il fronte “Lato Mare” (Sud Ovest), per una lunghezza di 789 m, e si estende a due tratti di risvolto laterali (lato Nord Ovest “Laminati ILVA” per una lunghezza di 100 m e lato Sud Est “canale ILVA” per uno sviluppo di 406 m); il barrieramento impermeabile si attesta fino al substrato argilloso presente al di sotto dell’area ad una profondità variabile tra i -9,0 m ed i –21,0 m dal piano campagna;
  • trincea drenante sul lato di Nord Ovest per uno sviluppo di 272,5 ml, con tubo dreno posto a quota a – 1,0 m s.l.m.m., e stazione di sollevamento delle acque drenate: la trincea è stata progettata per poter drenare la falda senza che la stessa sia interessata da significativi fenomeni di rigurgito verso monte o depressioni che possano determinare richiamo di acqua di mare;
  • impianto di Trattamento delle Acque di Falda (TAF), captate dalla trincea drenante, realizzato su due linee di pari potenzialità da 30 m3/ora (totale 60 m3/ora), con recapito dell’effluente a mare;
  • area di stoccaggio temporaneo per la gestione dei materiali provenienti dalle operazioni di scavo e rinterro, di eventuale stoccaggio di materiali non riutilizzabili in cantiere ovvero di rifiuti speciali, costituito da due piazzole opportunamente sagomate, delle di dimensioni in pianta di 28 x 16 m, con una potenzialità di abbancamento di circa 1.000 m3 ciascuna, inclusi il box di controllo, l’area lavaggio ruote camion ed il sistema di pesatura degli stessi;
  • realizzazione dell’impianto elettrico di alimentazione esterna e di distribuzione interna all’area in progetto al fine di garantire l’alimentazione dell’impianto di trattamento delle acque di falda, dell’impianto di sollevamento acque di falda e dell’illuminazione delle strade e piazzali;
  • realizzazione di un edificio prefabbricato a servizio dell’impianto di trattamento e di stoccaggio per utilizzo da parte del personale preposto alla sorveglianza ed alla manutenzione dell’impianto, dotato di sala controllo, servizi igienici e spogliatoi, acqua potabile ed alimentazione elettrica, deposito materiali e locale deposito campioni;
  • realizzazione di una viabilità interna di servizio agli impianti in modo da garantire un unico senso di manovra (ingresso lato SS Ionica e uscita lato canale scarico ILVA) con relativo controllo degli automezzi in uscita (vasca di lavaggio pneumatici e box di controllo);
  • recupero degli idrocarburi surnatanti in fase libera flottanti sulla falda (per una quantità stimata di 50 m3) nelle 2 aree depresse del ex canale Italsider mediante l’equipaggiamento di tre pozzi esistenti con 2 skimmer attivi pneumatici ed 1 passivo;
  • realizzazione di un sistema di monitoraggio della falda, costituito da 19 piezometri dei quali 7 per la verifica in continuo della qualità e livelli della falda esistente… (continua nella scheda progetto)

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