DESCRIZIONE INTERVENTI

Le tipologie di intervento realizzate sul costone sono essenzialmente:

  • Ispezioni e rilievi di dettaglio con rocciatori per verificare la stabilità delle masse rocciose presenti, nonché lo stato di pericolosità;
  • pulizia delle pareti, disgaggio leggero di piccolo materiale di risulta;
  • sarcitura delle fessure, previa pulizia meccanica delle stesse, lavaggio e installazione di appositi fori di iniezione; attraverso i quali va iniettata boiacca cementizia antiritiro, abbastanza fluida, procedendo dal basso verso l’alto con basse pressioni di iniezione (1 – 2 atm) fino a rifiuto o fino a che non si nota il rifluire della miscela dai fori disposti più in alto lungo la frattura;
  • sottomurazione di masse instabili e loro eventuale placcatura mediante funi metalliche in modo da permettere i successivi interventi;
  • chiodature superficiali di masse instabili eseguite con barre di acciaio Feb 44K in cui è stata iniettata miscela molto fluida antiritiro a media pressione (max. 5 atm.) fino a rifiuto e di lunghezza di 3 – 6 metri;
  • stesa di rete in acciaio zincato a doppia torsione con maglia esagonale da 60×80 mm in filo f7 mm, sulla superficie rocciosa degradata, come struttura di contenimento cautelativo al distacco di frammenti rocciosi. La rete è stata vincolata al costone a mezzo di funi in acciaio f 12 mm, in modo da renderla il più possibile aderente alla roccia. I cavi sono legati a maglia 3×3 m. a mezzo di opportuni ancoraggi;
  • tombatura mediante pietrame e malta cementizia di lesioni superiori a 15 cm;
  • solidarizzazione mediante tirantatura con perforazioni armate;
  • consolidamento delle cavità mediante apposizione di spritz-beton su rete metallica ancorata.
  • barriere paramassi in grado di contenere cadute massi con sviluppo energetico fino a 2000 kJ

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