DESCRIZIONE INTERVENTI

All’interno del manufatto in parola, la distribuzione delle unità di trattamento è stata studiata in modo tale da consentire la migliore razionalizzazione degli spazi, tenendo conto della forma e dimensioni sia dal punto di vista del ciclo depurativo nel suo complesso, che dal punto di vista gestionale, in relazione all’operabilità (spazi, movimentazione delle apparecchiature e dei materiali di risulta, etc.) e alla sicurezza (addetti dell’impianto e operatori esterni). L’altezza utile al di sotto della copertura è di 4,6 m.
La qualità dell’effluente, assicurata dal ciclo di trattamento progettato, è conforme ai più elevati standard per reflui provenienti da insediamenti civili.
L’impianto è provvisto di un ciclo di trattamento completo con scarico a mare, in fondale profondo, mediante condotta sottomarina munita di diffusore. La natura del corpo ricettore ha condizionato fortemente le scelte progettuali e realizzative, infatti il refluo trattato doveva rispettare elevati standards dovendosi immette in “aree sensibili”. Nel dettaglio, l’impianto immette i suoi scarichi nello specchio d’acqua della ben nota località di Marina Grande, rivolta verso il golfo di Napoli, nel paraggio compreso tra l’isola di Capri e la Punta della Campanella, ultima propaggine dell’area protetta dell’omonimo Parco Marino.
Dall’analisi dei vincoli è scaturita la soluzione progettuale ottimale, che prevede il seguente ciclo di trattamento:

  • Pretrattamenti (stacciatura, dissabbiatura, disoleatura) dei liquami in arrivo mediante rotostacciatura e compattazione del materiale ivi separato;
  • Trattamento primario di tipo chimico-fisico con reattori accelerati a pacchi lamellari;
  • Stazione di sollevamento alle fasi di trattamento biologico;
  • Trattamento biologico di ossidazione, nitrificazione e post denitrificazione mediante reattori a biomasse adese completi di apparecchiature accessorie per il lavaggio dei reattori stessi;
  • Disinfezione dei liquami depurati mediante raggi UV;
  • Disinfezione di emergenza dei liquami depurati mediante ipoclorito di sodio;
  • Sollevamento finale dell’acqua trattata;
  • Disidratazione meccanica dei fanghi prodotti dall’impianto mediante estrattore centrifugo completo di apparecchiature accessorie, quali le pompe di alimentazione e preparazione/dosaggio polimero;
  • Essiccamento termico dei fanghi disidratati del tipo indiretto completo di apparecchiature di servizio quali caldaia e impianto di condensazione vapore;
  • Ventilazione dell’impianto;
  • Impianto di trattamento dell’aria viziata prelevata dai pretrattamenti e dal trattamento primario, appositamente segregate;
  • Impianto elettrico, strumentale e di automazione a servizio delle opere ed utenze costituenti il complesso depurativo.

Come si evince dal processo appena descritto, prima di sottoporre i liquami ai trattamenti veri e propri, sono state previste fasi di pre-trattamento aventi lo scopo di eliminare parti grossolane, abrasive, oleose; ammettere ai trattamenti successivi un liquame non pretrattato, avrebbe causato inconvenienti ai processi e/o ai macchinari, fino addirittura, in alcuni casi estremi, alla impossibilità materiale di operare.
Per conseguire la modularità e, quindi, una maggiore elasticità del sistema, sono stati studiati e realizzati una serie di by-pass per il funzionamento parziale dell’impianto. Pertanto, il depuratore è stato calibrato in funzione delle portate affluenti, permettendo l’utilizzo di una sola linea di trattamento durante la fase invernale o di manutenzione garantendo comunque un ciclo di trattamento completo.

… (continua nella scheda progetto)

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